Uno
sguardo alla postura, si può affermare di avere origini molto antiche. Potremmo
partire dall’antica Grecia, nella quale la postura dell’uomo veniva analizzata
per la realizzazione di statue. Uomini dalla postura perfetta, in armonia con
se stessi e con l’ambiente. Ma se all’epoca la posizione di ogni parte del
corpo, veniva studiata per poi essere riportata in grandi opere,è con l’avvento
del Rinascimento che si dedica la propria attenzione all’uomo, alla sua
posizione e alle sue proporzioni. Citiamo a tal proposito Leonardo da Vinci con
la ripresa dell’uomo vitruviano, grazie al quale lancia le basi delle
proporzioni perfette dell’uomo.
Ma la prima vera domanda risale al 1837, quando
Charles Bell si domandò il motivo per il quale l’uomo riuscisse a stare eretto
contro stimoli esterni, quindi come potesse l’uomo camminare in posizione
eretta contro il vento che gli soffia contro. Da li, vari studi lo
accompagnarono fino ad affermare dell’esistenza di un senso in grado di
riconoscere l’inclinazione del corpo e eventualmente correggerlo. Da questa
idea una serie di ricercatori si impegnarono nello studio dell’uomo in
relazione a varie parti del corpo, come ad esempio Magnus che si occupò della
pianta del piede, De Cyon della propriocezione oculo-matrice, Flourens del
ruolo del vestibolo e così via. Ma ciò che accomunava questi ricercatori era la
ricerca, appunto, di un solo strumento che studiasse l’equilibrio.